lunedì 17 dicembre 2012

Buon 20XX a tutti!

Per quanto quest'anno sia stato piacevole come camminare sulle Lego e io a prescindere non provo particolare simpatia per dicembre, sono esaltatissimo per una certa cosa. Sì, è una nerdata, quindi potete non leggere se non ve ne frega mezza, oppure potete leggere e appassionarvi, e provare ogni singolo gioco della saga di cui sto per narrarvi.

Tanto tempo fa, in una galassia far far away, o più precisamente nel lontano 17 dicembre 1987, ben due anni prima della mia nascita (e due anni prima della mia nascita è un anno importante), venne lanciato sul mercato ROCKMAN (con un nome del genere non poteva che essere un gioco di successo), per Nes (alias Nintendo Entertainment System), in occidente meglio conosciuto come MEGAMAN.



Il giuoco era un platform ambientato nel 20XX (a parte il primo, nel 200X, quindi qualunque anno ora potrebbe essere un anno in cui è ambientato un MM!), aveva delle musiche 8 bit fichissime, degli sprite accattivanti, e una struttura di gioco che è rimasta intatta (se non per l'aggiunta di un paio di accorgimenti di seguito al primo) fino ai porting per le consolle più recenti. Ogni capitolo della saga vede il nostro eroe Megaman, battersi con 8 Robot Masters (uno più assurdo dell'altro, menzione speciale per Cutman, mostrato qui di fianco, a rappresentanza di tutti gli altri), di cui può assorbire i poteri, per sfruttarli a suo vantaggio, per poi arrivare fino al livello finale, strutturato in più parti, in cui deve sconfiggere il cattivo di turno (solitamente il Dottor Wily) e un mega boss. Vi debbo parlare di tre personaggi protagonisti della saga.

(WARNING: SPOILERS)

Megaman è il figlio/robot (sì, fa molto Astro-boy, anche se non l'ho mai visto) del dottor Light/Right (non sono sicuro di sapere quale sia la traslitterazione corretta del nome, che in ogni caso sta a significare che il dottore è buono come un tozzo di pane, infatti sembra Babbo Natale, per davvero, guardatelo! ->), nonchè la sua creazione #01. Prima di diventare un robot da combattimento per sua scelta (c'ha un forte senso de' giustizia, infatti il suo colore base è il blu dei pulotti) si chiamava Rock. E sua sorella, la creazione #02 si chiama Roll. Sì, avete capito, R'n'R. Yeah.

Più avanti (MM3) viene introdotto Protoman, personaggio polivalente nonchè la creazione numero #00 del Dottor Luce/Giusto/Destrorso, il cui nome era, ovviamente Blues. Sì, perchè era il prototipo di Rock e Roll, insomma. Sembra una cosa banale, ma ai tempi, voglio dire, 1987, fare riferimenti musicali coi nomi dei personaggi faceva ancora un sacco fico. Parte come cattivo, era scappato di casa visto che non voleva farsi sistemare una roba nei circuiti perchè aveva paura di perdere il libero arbitrio e piuttosto decide di vivere come gli pare e crepare. Ma prima di morire viene salvato e modificato dallo scienziato cattivo, quindi parte come antagonista misterioso, ma in pratica Protoman è uno che si fa i cazzi sua.
E' figo perchè ha tipo un foulard come i cowboys, gli occhiali da sole, ed è l'unico genio che si porta appresso uno scudo, in un mondo futuristico dove anche i tostapane possono mutare in cannoni spara-bombe-nucleari.
 
 E infine viene introdotto, con l'approdo sul Super Nintendo, Bass (conosciuto in giappone come Forte), l'ennesimo robot malvagio costruito dal Dottor Wily, imitando il design del protagonista, nato solo per essere il suo rivale, ci siamo capiti, insomma. E' il tipico personaggio da manga che fregasega di tutto e vuole solo essere.. Forte. (lol) Sì, dai, c'è sempre un pg così. I soliti clichè giapponesi, insomma. Infatti poi se ci sono nemici comuni capita che facciano dei team-up, lui e il protagonista, ecco. Ma perchè vi ho introdotto Megaman, Protoman e Blues? Tra poco lo scoprirete.

Questi tre erano i personaggi giocabili, protagonisti del videogioco da cabinato (quelli nelle sale giochi, con le levette, i gettoni, eccetera, per intenderci) conosciuto in occidente come "Megaman: the power fighters". Era un platform/picchiaduro, che si discostava leggermente dalla struttura di gioco della saga. Ma anche no. Praticamente c'erano solo i boss fights, ma senza il livello per arrivarci.
Questo, per intenderci:


Allora, la cosa importante di questo videogioco è che è stato probabilmente il mio primissimo approccio videoludico, e se non il primo approccio, comunque la mia prima fissa. (effettivamente era la prima fissa, il primo approccio è stato Tumblepop! Ai tempi forse sapevo contare al massimo fino a 10.)
Io ero un bambino, immaginatevi quanto va in fissa un moccioso per una saga robotica con personaggi super colorati, ognuno con le sue peculiarità eccetera. Fuori di testa, già.
In vacanza al mare, in Calabria, uscire la sera mi scazzava, ero piccolo, non conoscevo nessuno della mia età, lontano da casa, poi mi hanno portato in un bar con questo videogioco da cabinato. E mia nonna mi viziava regalandomi pile altissime di gettoni, roba che giocavo con il deposito di Paperon de Paperoni in tasca, tanto che forse a volte arrivavo perfino alla fine! (no, dico, finire robe da cabinato, c'è da essere molto bravi o spenderci una barca. E sicuramente non ero bravissimo, in quanto moccioso)
Poi per mesi, sotto la tenda, in spiaggia, disegnavo Megaman, Megaman, Megaman, addirittura mi facevo i trip su possibili livelli e li tracciavo lungo tutte le pagine.
Fun fact of the day: fortunatamente ho scoperto che questi disegni-trip sui livelli sono una cosa normale che hanno fatto anche altri bambini vittime delle stesse passioni digitali. (Brian Lee O'Malley! No dico! Io avevo gli stessi problemi mentali infantili di un autore ganzissimo! Evviva.)
Durante il resto dell'infanzia poi non so come, ma i miei reperirono un uovo di Pasqua in cui dentro c'era una fantastica action figure di Megaman! 
Poi con l'arrivo della Playstation il primo gioco che mi arrivò fu Megaman 8, non vi dico quanto ero contento di poter giocare quando volevo a quello che da piccolissimo mi ossessionò in sala giochi, a 1000 e passa km di distanza da casa mia.

E sì, vabbe', ecco, sostanzialmente io voglio davvero tanto bene a Megaman, come se ci fossi cresciuto insieme (perchè di fatto è così), e ho fatto delle cose fichissime in Pixel Art 8 bit circa 50x70 cm. Prima o poi mi sbatto anche ad appenderli, lo giuro.
Colori acrillici, ispirati alla grafica dei personaggi nella serie del NES. Non lasciatevi ingannare, Bass è stato introdotto sullo Snes, ma Megaman 10 è stato realizzato per wii con la grafica dei vecchi giochi Nes. Vedete, a tutto c'è una spiegazione!

Bass.
E' quello sempre incazzato del trio. Quello tosto. Lo sbirro cattivo. Quello che ti punta l'arma alla testa urlando "say what again, I dare you! I DOUBLE DARE YOU"
Sembra più forte di Megaman, come tutti i rivali/cattivi, ma è, come per tutti i rivali/cattivi, solo un'impressione dovuta al suo design.





Protoman.
Il mio preferito, con il suo marchio di fabbrica, il Proto Shield. Lui è quello cool. 
Talmente cool che ogni volta, prima che entri in scena dal nulla, come fanno tutti i personaggi cool, parte un motivetto blues fischiato che rieccheggia nel vento. Deep shit bro
A proposito di deep shit, in basso a destra fa capolino la cacchina di Arale.


Ed infine il buon Megaman, nella sua essenza. Ladies & Gentlemen: JUMP'N'SHOOT MAN
Sembra una pippa in confronto a tutti i Robot Masters della saga, ma essendo il protagonista vince, ovviamente e canonicamente (canonicamente e secondo le cronache, visto che i game over durante il gameplay sono uncountable), qualunque sfida. 














E ora, per concludere in bellezza, vi lascio una chicca assoluta: per il 25° anniversario è stato realizzato un ulteriore sequel, e visto che Megaman è della sacrosantissima CAPCOM, sono coinvolti personaggi di un gioco altrettanto popolare: Street Fighter!
Giocateci, diffondete il verbo. E' importante. Cosa seria. Da non prendere sotto gamba. 'satto. (la mia vena artistica dopo aver dipinto questa settimana è decisamente esplosa)
Nella descrizione del video, se lo aprite a parte su youtube c'è il link per il download, che dovrebbe essere assolutamente free e per pc!)

7 commenti:

  1. Da non-nerd la parte che mi ha fatto più sorridere è stata quella di te da piccino con problemi mentali che disegni in spiaggia. Awwwww!

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    1. Ho dovuto romanzare un po', come la prima stesura de LE VITE DE' PIÚ ECCELLENTI ARCHITETTI, PITTORI, ET SCULTORI ITALIANI, DA CIMABUE INSINO A' TEMPI NOSTRI.
      Tutto per rendere l'intervento fruibile anche da esterni antivideoludici! Penso sempre a tutti io. Tutti e 3. I lettori del blog.

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    2. No ecco questa mi ha illuminato la giornata

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  2. ricordo veramente poco, ma possibile che esista pure una serie animata?
    Anche io quando ero piccolo veneravo la sala giochi che c'era al mare... però non mi facevano mai andare :(

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    1. Sì, esiste una serie animata vecchiotta, tipo cartoni occidentali anni 80-90, quando gli americani facevano cartoni di QUALUNQUECOSA xD
      Ma non sono sicuro sia arrivata in Italia.

      Qui da noi è arrivata una serie più recente parallela a una nuova saga di Megaman (Battle network, se ti interessa), ma strappando i personaggi dal loro contesto originale robotico e piazzandoli in uno digitale/virtuale. Molto carina, anche i videogiochi correlati (sono simil-RPG, non più platform) forse perchè a differenza dell'altra serie animata è di stampo nipponico.

      Anche i miei genitori hanno sempre tentato di frenare il mio entusiasmo da gamer, ma si sa, i nonni tendono a viziare i nipotini scavalcando i genitori stessi, loro possono!

      Tra l'altro, te lo dico proprio perchè sei tu, finito di retrogameggiare Megaman dovrei proprio dedicarmi ai giochi della Lucas Arts!

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  3. *_* adoro!

    Grazie mille per il commento, CIAO!!!

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    1. Si figuri, sono onoratissimo del suo commento, maestro La Rosa-san!

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